Esenzione bollo auto ibride: la normativa in Italia

22 Luglio 2020

esenzione bollo auto ibride

Auto ibride, scopri le agevolazioni sul bollo previste in Italia

Mentre per le auto elettriche è prevista un’esenzione quinquennale dalla tassa automobilistica (oltre a varie agevolazioni a livello locale), la legge nazionale non considera le vetture ibride con doppia alimentazione benzina/elettrica o gasolio/elettrica. Negli ultimi anni, però, alcune amministrazioni regionali si sono mosse autonomamente per prevedere delle agevolazioni per i possessori di questo tipo di auto. Vediamo quindi quali regioni sono interessate e in quali modalità.

Esenzione bollo auto ibride, motivi dell’agevolazione

L’esenzione dal bollo delle auto ibride è uno dei vantaggi riservati ai possessori di  queste auto a basso impatto ambientale. Questi veicoli, oltre ad avere dei consumi ridotti che permettono di risparmiare sul carburante, permettono ai loro possessori di esentarsi dal pagamento di questa imposta statale, seppur per un periodo di tempo limitato.

Il bollo auto, così come l’assicurazione RC auto obbligatoria, è una delle spese annuali che ogni automobilista deve sostenere quando possiede un’automobile.  In particolare, il bollo auto è una tassa regionale sul possesso dell’automobile che tuttavia non tutti i proprietari di un veicolo a motore sono obbligati a pagare nelle stesse modalità. La tassa e la sua applicazione differiscono da regione a regione ed inoltre sono previste delle agevolazioni per le auto ibride ed elettriche.

Alcune tipologie di vetture sono soggette a esenzione dal pagamento del bollo, in modalità e tempi che variano a seconda della regione in cui il proprietario è residente. I possessori di automobili con alimentazione a metano e GPL, i proprietari di veicoli elettrici ed ibridi, sono esentati totalmente o parzialmente dal pagamento di questa imposta. Queste agevolazioni dimostrano come la normativa nazionale che disciplina la materia vada nella direzione della tutela ambientale. I veicoli interessati da queste agevolazioni, infatti, hanno un basso impatto ambientale.

Esenzione bollo auto ibride, la normativa nelle regioni italiane

Regioni del Nord Italia

In Veneto, le automobili ad alimentazione ibrida  – benzina elettrici, diesel elettrici e termici elettrici – e quelle a doppia alimentazione benzina/idrogeno sono esentate dal pagamento del bollo per tre anni. Il periodo di esenzione si calcola a partire dalla data dell’immatricolazione.

In Trentino-Alto Adige, in particolare presso la provincia autonoma di Trento, è prevista un’esenzione di cinque anni per le vetture ibride con alimentazione a metano e benzina, benzina e GPL, benzina ed elettriche. Ma le agevolazioni non finiscono qui. Dopo i 5 anni di esenzione, infatti, i proprietari delle ibride dovranno pagare un bollo ridotto di un quarto rispetto alla tariffa ordinaria. Nella provincia autonoma di Bolzano la normativa è differente. Le auto ad alimentazione doppia, quelle elettriche, a idrogeno e a GPL o metano, beneficiano di un’esenzione di tre anni se sono nuove e immatricolate esclusivamente da residenti nella provincia di Bolzano.

In Emilia Romagna le automobili nuove ad alimentazione ibrida (benzina e idrogeno, elettrica e a benzina) non sono sottoposte a tassa regionale. Il periodo dell’esenzione riguarda il primo periodo fisso e i due anni successivi all’immatricolazione. C’è però una specifica da considerare: l’esenzione viene applicata alle automobili nuove immatricolate dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016.

In Lombardia sono esentati dal bollo esclusivamente i veicoli ibridi (ad alimentazione elettrica e a benzina) che abbiano una caratteristica: devono essere provvisti di ricarica esterna. Questi veicoli godono di un’esenzione pari al 50% per i primi 36 mesi dopo l’immatricolazione, ma solo se il veicolo è stato registrato tra il 1° maggio 2015 e il 31 dicembre 2017; ogni esenzione termina a partire dal 1° gennaio 2018. I proprietari delle auto ibride, sprovviste di ricarica esterna elettrica, pagano 2,58€/Chilowatt. Godono di questa esenzione anche le auto immatricolate dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre del 2020.

In Liguria per usufruire dell’esenzione le auto ibride (ad alimentazione a benzina ed elettrica, termica, quelle ad alimentazione doppia ossia benzina idrogeno e gasolio elettrica) devono essere nuove ed essere state immatricolate dal 1° gennaio 2016. Il periodo di esenzione è circoscritto al primo anno fisso e ai successivi quattro.

In Piemonte la normativa ha recentemente allargato la platea dei veicoli esentati dal pagamento del bollo. Anche le vetture ad alimentazione ibrida, al di sotto della soglia dei 100 kw, e quelle a doppia alimentazione, benzina e gas, non pagano la tassa regionale per un periodo di cinque anni dopo l’immatricolazione. Per le auto con motore elettrico, invece, è prevista un’esenzione totale.

In Valle d’Aosta le auto appartenenti ai residenti di questa regione godono di alcune esenzioni se marciano con un motore ad alimentazione ibrida e doppia (auto elettriche e auto alimentate solo a idrogeno). Questo regime agevolato si applica nel caso in cui queste vetture siano state immatricolati tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2019 e siano adibite al trasporto di persone ( fino a otto) e di merci. Le agevolazioni durano per un primo periodo fisso e per i quattro anni successivi. Nel caso in cui l’autovettura provenga da una regione diversa, l’agevolazione verrà calcolata sul periodo che parte dal momento in cui il veicolo viene registrato in Valle d’Aosta e la scadenza dell’ultimo anno di esenzione.

Regioni del centro Italia

Nelle Marche, l’esenzione dal bollo auto vale per il primo periodo fisso e per i successivi cinque anni. L’esenzione riguarda i veicoli ad alimentazione ibrida che siano stati immatricolati dopo il 1° gennaio 2017. Le vetture interessate sono quelle ad alimentazione ibrida elettrica-benzina, quelle elettriche e a gasolio, i veicoli ad alimentazione termica e ad alimentazione doppia idrogeno-benzina.

Nel Lazio l’esenzione riguarda due tipi di veicoli ibridi: le auto ad alimentazione mista elettrica e a benzina e quelle ad alimentazione doppia, idrogeno e benzina. Per queste auto l’esenzione dura tre anni a partire dalla data d’immatricolazione dell’auto.

In Umbria la normativa prevede un’esenzione temporanea per le automo ibride con alimentazione elettrica e a benzina, elettrica e a gasolio, e per quelle a idrogeno. I veicoli, per beneficiare delle agevolazioni, devono essere nuovi e immatricolati per la prima volta sul territorio italiano. Un’ulteriore condizione è che i proprietari abbiano la residenza nella regione umbra e devono aver provveduto all’immatricolazione tra il 1/1/2016 e il 31/12/2017. Il triennio comprende il primo periodo fisso di un anno e i successivi due.

Regioni del Sud Italia

In Puglia sono esentati dal pagamento del bollo auto i veicoli ad alimentazione ibrida, appartenenti alla categoria M1, ossia quelli destinati al trasporto di un massimo di otto persone. Anche i veicoli N1, progettati per il trasporto di merci, godono di un regime agevolato se immatricolati dopo il 1° gennaio 2014. In quest’ultimo caso i veicoli interessati sono quelli con motore ad alimentazione a benzina ed elettrica, diesel ed elettrica. L’esenzione dura per un primo periodo fisso e per i successivi cinque anni. I veicoli ibridi e anche quelli a metano e GPL pagheranno un bollo agevolato. La tassa, infatti, è pari a un quarto di quanto si deve pagare per i veicoli a benzina. Le auto ad alimentazione doppia invece non godono di alcuna esenzione.

Infine, in Campania dal 2014 i veicoli ibridi non pagano il bollo durante il primo periodo fisso e nel corso dei due anni successivi all’immatricolazione; queste agevolazioni riguardano le automobili ad alimentazione mista, elettrica e a benzina e a benzina e idrogeno.

 


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